Come abbiamo già detto, parlare di lettiere per gatti genera talvolta un po’ di confusione in quanto il termine indica sia il contenuto che il contenitore. In un precedente post vi abbiamo fornito alcuni consigli generali riguardanti la scelta della cassetta igienica vera e propria, indispensabile alla toeletta del vostro amico a quattro zampe, ora vediamo come “riempirla” nel modo migliore.
Vi sono in commercio molti tipi di sabbietta e lettiere per gatti e non è semplice decidere quale sia la più indicata: da quelle al silicio alla lettiera biodegradabile, dalla sabbia assorbi-odore a quella agglomerante fino alle lettiere vegetali e non polverose, di anno in anno l’offerta proposta dai negozi per animali e dagli shop online è sempre più vasta.
Ci sono però alcuni fattori da tenere sempre in considerazione quando si effettua la scelta e i principali per noi di Pet Magazine sono la facilità di pulizia e il potere assorbente.
Questo perché le lettiere per gatti che hanno queste caratteristiche portano a un livello di igiene ben maggiore, elemento di sicuro più importante per i nostri felini rispetto al peso del sacchetto o a un profumo migliore.
Andiamo a scoprire le quattro tipologie base di lettiere per gatti.
Sabbia assorbente
Di solito a base di sepiolite, ha la capacità di assorbire e trattenere notevoli quantità di liquidi e odori ma necessita di una attenzione costante, dovrete cambiarla completamente abbastanza spesso ed eliminare i rifiuti solidi con frequenza, grazie all’apposita paletta.
Sabbia agglomerante
Composta da bentonite, è un materiale che forma con estrema facilità dei grumi molto compatti e facili da asportare. In pratica con la paletta traforata riuscirete a pulire sia le feci che l’urina e non dovrete cambiare così spesso la sabbia che, fra gli altri aspetti positivi, ha un discreto assorbimento dell’odore.
Lettiera vegetale
Ne esistono di diversi tipi, sono composte da carta, cartone, paglia, orzo, mais e altri materiali vegetali, hanno buon potere assorbente e sono completamente ecologiche e biodegradabili. Molto leggere da trasportare rispetto alle sabbie, possono essere smaltite, in quantità moderata di volta in volta, anche nel wc di casa, evitandovi viaggi verso la pattumiera.
Un dato negativo è che talvolta il micio può mangiare qualche grano, ma trattandosi di materiale vegetale non è un gran problema.
Lettiera al silicio
Ha innovato il mercato delle lettiere ma ha i suoi pro e contro. Molto leggera, grande potere assorbente, neutralizza gli odori meglio di tutte le altre ma, se non si presta attenzione, eventuale liquido in eccesso finisce con lo sciogliere i granuli e formare una fastidiosa pappetta sul fondo della cassetta. È anche solitamente più costosa delle altre tipologie.
Dove buttarle?
C’è, infine, il problema dello smaltimento delle varie lettiere. Anche in questo caso eccovi alcune indicazioni di carattere generale, ricordandovi però che è sempre meglio consultare le indicazioni del vostro Comune di residenza. Le sabbie agglomeranti e assorbenti, come le lettiere per gatti al silicio, vanno buttate nella spazzatura indifferenziata, mentre quelle vegetali possono essere smaltite nell’umido.
Ogni persona avrà ovviamente le sue preferenze, noi di Pet Magazine tendiamo comunque a preferire la sabbia agglomerante.