Non è facilissimo fare una stima degli animali domestici presenti nelle case italiane e i dati che possiamo trovare in Rete sono spesso discordanti. Secondo un rapporto del Censis, citato nel luglio del 2022 dall’ANSA, gli italiani sono secondi in Europa per possesso di animali domestici, presenti in più della metà delle nostre case.
I dati forniti parlano di circa 32 milioni di presenze; di queste circa 7,5 milioni sono gatti e circa 7 milioni sono i cani.
Appare più che logico che, di fronte a questi numeri, esistano coperture assicurative ad hoc. In questi casi siamo di fronte alla cosiddetta assicurazione animali (molto spesso indicata con la locuzione assicurazione cane).
Scopo di questo tipo di assicurazioni, come per esempio quella che è possibile analizzare su questa pagina web https://www.genertel.it/assicurazione-cane, è quello tutelare sia gli animali stessi che i danni che essi potrebbero causare a persone diverse dai proprietari.
Assicurazione animali: è obbligatoria?
Diversamente da quanto accadeva in passato, attualmente non è prevista l’obbligatorietà dell’assicurazione animali. Si deve però dare conto di un’eccezione: la sottoscrizione di questo tipo di polizza diviene obbligatoria qualora un veterinario fornisca una segnalazione relativa a un cane protagonista di uno o più episodi aggressivi.
Fatto salvo questo caso particolare, pur non essendo obbligatoria, una polizza animali è fortemente consigliata perché l’entità di danni che i nostri amici a quattro zampe potrebbero causare può essere rilevante costringendoci a considerevoli esborsi di denaro.
Le coperture offerte
In linea generale, un’assicurazione animali offre tre tipi di coperture: responsabilità civile per i danni a terzi, rimborso qualora si debbano sostenere spese veterinarie in caso di infortunio nonché assistenza legale in caso di controversie in cui sono coinvolti gli animali domestici di proprietà.
Nel caso di danni causati dal proprio animale domestico specificato nel contratto, la compagnia rimborsa il proprietario nel caso di quei danni che comportino morte o lesioni a persone o animali nonché distruzione o deterioramento di cose.
È necessario ricordare che la copertura opera soltanto se la conduzione dell’animale è stata eseguita in base alle disposizioni legali in vigore. Ovviamente la copertura è limitata al massimale previsto dal contratto assicurativo.
Per quanto concerne le persone assicurate, la polizza copre il contraente e le persone che fanno parte dello stato di famiglia di quest’ultimo qualora siano proprietari dell’animale specificato nel contratto.
Tutte le razze sono coperte?
Quando si stipula un contratto assicurativo relativo agli animali domestici, e ai cani in particolare, è necessario leggere con notevole attenzione tutte le condizioni in esso presenti. Di particolare importanza verificare l’eventuale presenza di esclusioni in riferimento alla razza del cane.
Attualmente non esiste una compagnia che assicuri tutte le razze canine. Diventa quindi fondamentale controllare l’elenco di quelle per le quali la polizza non prevede copertura.
Possono esserci lievi differenze fra una compagnia e l’altra, ma di solito gli elenchi in cui si riportano le esclusioni sono quasi del tutto sovrapponibili. Fra le razze canine generalmente escluse, quasi una trentina, si ricordano in particolare le seguenti: american bulldog, american staffordshire terrier, bull terrier, cane corso, diversi cane da pastore (Caucaso, Anatolia, Ciarplanina ecc.), dogo argentino, dogo canario, dogue de Bordeaux, mastino napolitano, rottweiler e diversi altri ancora.