La discussione sui pro e contro di nutrire i cani con cibo fatto in casa ha ormai da tempo raggiunto uno stallo che non saremo certo noi di Pet Magazine a cambiare, e comprendiamo molto bene determinati argomenti a favore: è indubbiamente soddisfacente riuscire a produrre da sé del mangime per cani che ci sembra più sano, nutriente e cruelty free dei vari prodotti per animali reperibili in commercio.
Non possiamo però evitare di pensare al bene degli animali e ci sono alcuni dati strettamente scientifici che parlano a sfavore del cibo fatto in casa, a noi spetta il compito di mettervene al corrente mentre a voi quello, una volta assorbite le varie nozioni, quello di decidere.
È ovviamente facile pensare che le multinazionali che producono crocchette per cani tendano a mentire e speculare quanto più possibile e in alcuni casi, forse anche molti ciò è probabilmente vero: è però altrettanto vero che esistono alcune ditte che lavorano con molta, molta serietà e professionalità, producendo crocchette per cani di assoluto valore e qualità e vale la pena, ognuno con i suoi mezzi e le sue scelte, mettersi in cerca della soluzione migliore per il suo amico a quattro zampe.
Abbiamo già scritto in precedenza come uno dei difetti dei mangimi per cani “fai da te” sia in un certo sbilanciamento nelle sostanze nutritive di cui ha bisogno ogni giorno l’animale domestico: cercare di equilibrare e fornire tutte le vitamine e sali minerali, senza esagerare o perdere di vista alcune componenti, non è certo impresa semplice e occorre perlomeno utilizzare qualche tipo di integratore alimentare, ma gli aspetti negativi di questo tipo di alimentazione non si limitano certo a questo.
Anche molti dei rischi che corriamo noi umani con certi alimenti e certe preparazioni del cibo si estendono, in modo ovvio ma al quale magri non spesso si pensa, agli animali, e fra questi rischi ce ne sono due troppo importanti per non parlarne e non tenerne conto quando decidiamo di preparare la pappa al nostro cucciolo.
Così come per l’uomo, ecco che sia la listeria che la salmonella possono colpire i cani (ma anche i gatti) cui abbiamo preparato l’alimento fatto in casa: la salmonella si può trovare nella carne e nelle uova che non sono state cotte a dovere ma si diffonde facilmente anche su latte, formaggi e verdure, e anche la listeria è reperibile in verdure e carne poco cucinate, così come in latte e formaggi.
Per maggiori informazioni eccovi le pagine wiki di salmonella e listeria.
Sebbene una accurata cottura degli alimenti scongiuri di solito gran parte dei rischi di infezione, cerchiamo sempre di stare attenti ai possibili sintomi: febbre e nausea sono comuni in entrambe le malattie, e per la salmonellosi bisogna stare anche attenti a vomito e tracce di sangue nelle feci.
Quindi, se proprio vogliamo preparare del cibo fatto in casa, ricordiamoci sempre di cuocere con estrema cura e prestare attenzione all’origine dei vari alimenti, sia per il nostro bene che per quello dei nostri animali domestici e informiamoci accuratamente sui fabbisogni quotidiani del nostro amico a quattro zampe.