Certi discorsi li avrete già ascoltati molte volte: la sterilizzazione gatta è una ingiustizia, si tratta di un atto innaturale, la si priva di una parte importante della sua vita e della possibilità di procreare, il suo metabolismo si altererà, le cambierà il carattere, e tante altre belle frasi, molto semplici da dire.
Ma chi le pronuncia probabilmente non conosce o non tiene conto di tutti i benefici che comporta tale operazione alla nostra gatta e anche, ovviamente in secondo piano, a noi.
Molti fra i nostri lettori avranno avuto a che fare con una gatta in calore, un periodo che può durare, fra interruzioni e riprese, anche molti mesi in un lasso di tempo compreso fra febbraio e settembre, e conoscono sia la situazione di disagio che vive il gatto femmina, fra continui miagolii e richiami, frustrazione e desiderio inappagato, rotolarsi per terra e cercare molto di più le coccole, evitando il cibo, il gioco e altre attività, sia il fastidio per chi vive sotto lo stesso tetto, costretto a lunghe notti insonni.
Pur esistendo anche altre soluzioni, noi consigliamo solo ed esclusivamente l’intervento chirurgico di sterilizzazione gatta, questo perché usando invece iniezioni o pillole ci saranno molti rischi anche gravi (quali l’insorgere di tumori) e comunque si sarà sempre costretti a ripetere, di quando in quando, il dannoso trattamento.
L’operazione chirurgica offre invece notevoli vantaggi a fronte di rischi limitatissimi e assicurerà, fra le altre cose, anche un migliore stato di salute alla gatta e una durata della vita media più lunga, il tutto senza alterare il comportamento dei gatti. Fra i pro dell’operazione, a parte la scomparsa del calore che è disagevole in modo particolare nelle gatte che non posso uscire di casa, avrete anche una minore esposizione al rischio di contagio di malattie trasmissibili sessualmente (come per esempio la FIV), l’evitare al vostro animale domestico rischi di tumori mammari e varie malattie dell’utero e infine eviterete di mettere al mondo altre cucciolate di gatti in un Paese che è già sovrappopolato di felini e ha problemi di randagismo.
L’intervento chirurgico è ormai procedura di routine e può consistere nella rimozione delle ovaie e utero o delle sole ovaie, quest’ultima è operazione più semplice e forse preferibile ma molto dipende anche dal veterinario di fiducia e da quel che deciderà. Di solito si tende a compiere questo intervento fra il sesto e il nono mese di vita della gatta, ma sono sempre più frequenti i casi di veterinari che agiscono anche prima di questo limite e sono ormai rarissimi se non quasi inesistenti i casi di complicazioni, la gatta deve rimanere a digiuno nelle dodici ore precedenti.
Il costo della sterilizzazione del gatto femmina è man mano diminuito nel tempo ma ovviamente il prezzo può variare sia a seconda del tipo di rimozione che a seconda del luogo dove viene eseguito: grandi città come Milano o Roma tendono a essere più care rispetto a paesini di provincia, si tratta comunque di somme modeste a fronte dei benefici.
La convalescenza è molto semplice e basterà evitare la somministrazione di cibo e acqua nelle prime dodici ore circa, stando poi attenti che la gatta non lecchi e mordicchi troppo la ferita, lacerando i punti: raramente diventa necessario il collare elisabettiano.
Non noterete alcun cambio di carattere, contrariamente a quanto viene detto da molti: si verificherà però una alterazione dell’equilibrio ormonale che farà rallentare il metabolismo della gatta, nel caso notiate una sua tendenza a ingrassare potrete intervenire facilmente cambiando l’alimentazione dell’animale e passando a delle crocchette light concepite appositamente per i gatti con problemi di peso come quelle che consigliamo a fondo articolo, e da quel momento in poi, ve lo possiamo assicurare, vivrete con una gatta molto più felice e sana.