Senza ovviamente nulla togliere a qualsiasi altra razza, sempre più spesso quando si pensa a “cane” è assai facile pensare al labrador, vuoi per la sua morfologia che lo rende una figura “classica”, vuoi per tutto un insieme di caratteristiche che lo rendono ideale in moltissime situazioni.
Carattere docile, gran intelligenza, perfetto con i bambini, capace di aiutare il cacciatore come il non vedente, le forze dell’ordine come le squadre di soccorso ma anche perfettamente a suo agio in una vita ben più sedentaria, il labrador ha ben pochi difetti e tutti di scarsa importanza.
La sua duttilità lo ha fatto diventare rapidamente uno dei cani più diffusi e noti anche nell’immaginario: esistono molti allevamenti di labrador e basta fare una passeggiata in un parco o anche in centro città per scorgerne qualche esemplare.
Sono anche molti i casi di labrador retriever “famosi”, basti ricordare quelli dei presidenti, passati e presenti, delle due principali potenze mondiali: sia Bill Clinton che Vladimir Putin sono infatti grandi appassionati di questa razza.
Cioccolato o miele?
Sorvoliamo su quanto siano belli i cuccioli di labrador perché sarebbe davvero un voler vincere troppo facilmente e andiamo a vedere quali sono le caratteristiche fisiche e la storia di questa razza.
Come per altre razze, il labrador prende il suo nome da una precisa regione geografica e condivide più di un elemento con il terranova.
Si pensa che il suo progenitore sia il Cane di St. John, a sua volta un incrocio fra razze presenti in alcune zone del Canada e i cani da caccia portati dagli inglesi.
Questo cane venne quindi importato in Inghilterra all’inizio del diciannovesimo secolo e i formidabili allevatori inglesi ne raffinarono alcune caratteristiche fino ad arrivare ai primi esemplari di labrador intorno alla fine dello stesso secolo.
Cane di taglia media con una altezza intorno ai 60 cm per i maschi e peso che può variare fra i trenta e quaranta chili, presenta differenze considerevoli fra i due sessi e le femmine sono più basse (non superano di norma i 55 cm circa) e pesano alcuni chili in meno (una media fra i 27 e 34 chilogrammi).
Il pelo è molto spesso e duro, liscio, con sottopelo impermeabile che, unito alla palmatura delle zampe, li rende molto adatti al nuoto.
Il manto, sempre unicolore, può essere nero, chocolate (marrone) o champagne (anche detto miele) ma sono possibili moltissime sfumature fra questi toni, arrivando fino a un bianco crema. Nei labrador neri è presente talvolta una macchia bianca sul petto.
Cranio rotondo con guance carnose e tartufo largo, collo forte e occhi solitamente scuri, fra il bruno e il nocciola mentre le orecchie sono pendenti e arretrate ma non lunghe.
Il corpo ha ossatura importante e petto sviluppato, le zampe robuste e perpendicolari al suolo, coda di lunghezza media, larga alla base e man mano più sottile verso la punta, non arricciata.
Questa la classificazione scientifica:
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Theria
Ordine: Carnivora
Sottordine: Caniformia
Famiglia: Canidae
Appartiene al gruppo 8, sezione 1, cani da riporto
Arriva il cucciolone
Come sempre quando si cerca un cane di razza, il nostro consiglio è quello di rivolgersi a un allevatore e non a un negozio di animali.
Un allevamento di labrador potrà certificarvi il pedigree del vostro cucciolo e garantirne lo stato di salute, ma quanto costa un labrador?
Il prezzo di un buon cucciolo di labrador, sverminato, vaccinato e con pedigree varia dai 1000 ai 1500 euro e se vi capitano occasioni a prezzi minori è bene, prima di effettuare il pagamento, accertarsi delle caratteristiche e stato di salute.
Il carattere mite, molto aperto anche verso gli estranei e la sua intelligenza lo rendono un cane adatto a moltissime situazioni e, come già detto in apertura, il labrador trova “lavoro” in vari campi, spesso ben differenti fra loro.
Come dice anche il nome, retriever, questo cane è particolarmente versato al riporto, tanto che in origine i marinai lo impiegavano per catturare i pesci che sfuggivano alle reti.
Oggigiorno viene ancora impiegato nella caccia e la sua predisposizione al nuoto lo rende ideale per la caccia in palude.
Ma non c’è quasi nulla che il labrador non possa fare: la combinazione di forza e intelligenza permette a questa razza di eccellere in molti task, spazio quindi all’impiego come cane guida per non vedenti e cane di utilità in varie situazioni quali il soccorso su neve o sotto macerie o l’identificazione di esplosivi e stupefacenti tramite il fiuto ben sviluppato.
Questa grande attitudine al lavoro non deve farci dimenticare che il labrador eccelle anche come cane da compagnia e si troverà a suo agio con i bambini, con i quali sarà molto paziente e giocherellone.
In realtà c’è una cosa che il labrador retriever non è in grado di fare: la guardia. Dategli qualsiasi compito ma non mettetelo a sorvegliare e controllare perché molto probabilmente farebbe le feste a ladri e intrusi.
Goloso e tenerone
Come buona parte dei cani di taglia medio-grande, il labrador ha una aspettativa di vita media che si aggira intorno ai dodici anni ed è un animale che gode di buona salute.
Nuovamente, come molti cani della sua taglia, può soffrire di displasia al gomito o all’anca e bisogna avere particolare cura delle sue orecchie, ma tendenzialmente sono sufficienti i consueti controlli di routine presso il veterinario di fiducia per evitare la maggior parte dei problemi.
L’unico vero “difetto” è il suo appetito: il labrador retriever è un cane insaziabile e molti di voi avranno sicuramente notato in giro almeno una volta qualche esemplare in sovrappeso, bisogna quindi stare particolarmente attenti a non riempirgli troppo la ciotola perché il suo stomaco non ha fondo e ingrassa con facilità.
A parte questo “dettaglio”, chi sceglie un labrador si troverà a vivere con un compagno fedele e una presenza dolcissima in grado di rallegrare chiunque.