L’unico momento della vita di un cane dove questo diventa difficile da amare e coccolare è quando, a causa della sua natura, ci fa ritrovare in mezzo ad un guaio che ci obbliga a mettere mano al portafogli.
Chiunque abbia portato a spasso un cane sa bene di quanto la vivacità dell’animale possa diventare un problema, specie se di mezzo ci vanno terzi con vestiti costosi, biciclette troppo veloci o, nel peggiore dei casi, bambini un po’ fastidiosi.
Ecco, per poter mettere fine alla paura derivante da questo genere di operazioni c’è una soluzione molto semplice da intraprendere: farsi un’assicurazione per il cane.
Come funziona di preciso l’assicurazione per un cane?
Esattamente come una normale polizza assicurativa, l’assicurazione per il cane permette al proprietario dell’animale domestico di tutelarsi economicamente in caso di danni causati dall’animale.
Esistono diverse tipologie di polizze al mondo, ognuna con le sue caratteristiche e con le sue specificità. L’obbiettivo delle polizze è, chiaramente, quello di adattarsi la maggior numero di clienti possibili per poter rendere profittevole questo business.
L’assicurazione per i cani tende a ricoprire tre principali categorie di problemi che possono creare: danni ai terzi, spese veterinarie e spese legali.
Per danni a terzi si intendono i danni che l’animale può infliggere ad una terza persona: qui andiamo dai vestiti strappati alle aiuole estirpate, per capirci. A questa categoria sono strettamente collegate le spese legali visto che le assicurazioni in questo caso possono pagare i costi dell’avvocato che seguirà l’eventuale causa. In ultimo invece troviamo le spese veterinarie, ovvero tutte le spese riguardanti la salute dell’anime e la sua permanenza presso gli specialisti del caso.
Come varia il costo dell’assicurazione per il cane?
Non esiste un costo univoco sottoscrivere una polizza legata al proprio animale.
Il costo della polizza viene calcolato di volta in volta dalla compagnia che eroga il servizio in base ad una pletora di parametri diversi
Questi parametri sono la razza dell’animale, l’età e più in generale la tipologia.
Nel caso dei cani il discrimine maggiore viene dato dalla razza, con i cani più vivaci a far alzare velocemente il prezzo: i maltesi, ad esempio, difficilmente sono in grado di causa gli stessi danni di un grosso Rottweiler.
Se il cane in questione è un incrocio di razze diverse, come nel caso dei cani-lupo o dei cani-dingo, il prezzo lievita ancora di più visto la natura “selvatica” dell’animale.
Esiste l’obbligo per l’assicurazione del cane?
Fortunatamente per i meno abbienti l’assicurazione del cane, al giorno d’oggi, non è obbligatoria a prescindere dalla razza.
Nonostante la passata esistenza di un registro di cani considerati come “pericolosi” in base alla razza (registro che obbligava il padrone a sottoscrivere una polizza assicurativa), dal 2009 il registro è stato dismesso e pertanto in ogni caso la responsabilità delle azioni del cane ricade sul padrone.
C’è un solo caso in cui permane l’obbligo di assicurazione: in caso di segnalazione dell’esemplare da parte di un veterinario. Questo accade se il cane si è reso responsabile di comportamenti aggressivi e/o violenti.